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I 3 Diritti sui propri dati personali

Quali sono i dirittiche un Cittadino Europeo ha sulla gestione dei propri dati personali da parte delle aziende che ne sono in possesso?

Prima di entrare nel dettaglio, vorrei ricordare che per dati personali si intendono tutti i dati che possono identificare o rendere identificabile una persona. Se vuoi approfondire abbiamo un articolo specifico LEGGI QUI.

In sostanza un qualsiasi dato che permetta a qualcuno di identificarci, come ad esempio il nostro nome, il nostro indirizzo email o il numero di telefono …

Questi dati non sono esattamente “dati sensibili”, qelli cioè che non vorresti venissero divulgati (le tue preferenze religiose, il tuo stato di salute, ad esempio). Ma il regolamento europeo sulla protezione dei dati ha posto attenzione alla chiave per identificarci e richiede che questa chiave sia messa … sotto chiave!

Torniamo al punto: il regolamento stabilisce quali diritti ha un singolo cittadino europeo sui propri dati. Questi diritti il cittadino li può esercitare nei confronti di una impresa o un ente che sia in possesso di tali dati.

In particolare possiamo:

  1. richiedere di poter visionare e richiedere la modifica di tali dati
  2. richiederne la cancellazione
  3. chiedere ad un ente di trasferire i dait ad un altro (per esempio quando richiediamo il trasferimento tra un operatore telefonico e un altro).

Vediamo approfonditamente i  diritti nel dettaglio.

1.Diritto di accesso:

Come cita l’articolo 15 del regolamento “Il diritto di accesso prevede in ogni caso il diritto di ricevere una copia dei dati personali oggetto di trattamento.”

  • Fra le informazioni che il titolare del trattamento (la persona identificata all’interno dell’ente preposto al trattamento dei dati) deve fornire non rientrano le “modalità” del trattamento (non ci devono per forza dire come gestiscono il dato), ma ci devono indicare il periodo di conservazione previsto o, se non è possibile, i criteri utilizzati per definire tale periodo, nonché le garanzie applicate in caso di trasferimento dei dati verso Paesi terzi.
  • I titolari possono (ma non necessariamente) consentire agli interessati di consultare direttamente, da remoto e in modo sicuro, i propri dati personali. Questo è il caso di alcuni servizi online che permettono la consultazione dei propri dati, ed anche la modifica direttamente o per approvazione.

2. Diritto all’oblio (cancellatemi i dati!):

Vediamo alcuni passi dell’articolo 17:

  • “Con diritto “all’oblio”  si intende un diritto alla cancellazione forzata dei propri dati personali. Si ha l’obbligo per i titolari (se hanno “reso pubblici” i dati personali dell’interessato: ad esempio, pubblicandoli su un sito web) di informare della richiesta di cancellazione altri titolari che trattano i dati personali cancellati, compresi “qualsiasi link, copia o riproduzione “
  • “l’interessato ha il diritto di chiedere la cancellazione dei propri dati, per esempio, anche dopo revoca del consenso al trattamento.”

Particolare è in questo paragrafo citare il Il diritto alla limitazione, il quale prevede che il dato personale sia “contrassegnato” in attesa di determinazioni ulteriori.

Attenzione: il titolare potrebbe non poter cancellare i vostri dati, vedi per esempio se sono collegati a dei documenti fiscali (una fattura!) che devono essere conservati. In questi casi devono informarci sul periodo di conservazione.

3. Diritto alla portabilità dei dati:

Come cita l’articolo 20 del regolamento:

  • “Si tratta di uno dei nuovi diritti previsti dal regolamento, anche se non è del tutto sconosciuto ai consumatori (si pensi alla portabilità del numero telefonico).”
  • “Non si applica ai trattamenti non automatizzati (quindi non si applica agli archivi o registri cartacei) e sono previste specifiche condizioni per il suo esercizio; in particolare, sono portabili solo i dati trattati con il consenso dell’interessato o sulla base di un contratto stipulato con l’interessato.”
  • il titolare deve essere in grado di trasferire direttamente i dati portabili a un altro titolare indicato dall’interessato,se possibile.”

Come anticipato questo diritto è interessante: abbiamo il diritto di chiedere all’ente di interesse di comunicare “in modo intellegibile” i nostri dati ad un altro ente, così da non dover compilare di nuovo noisi modelli burocratici per sottoscrivere nuovi contratti!

 

Se vuoi scoprire tutte le modalità per l’esercizio dei diritti degli interessati clicca su questo link!

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